Carriera Artistica

La carriera artistica

I ruoli, i teatri e i concerti

Nel 1967, prima ancora di terminare gli studi, viene ingaggiato dal Gran Teatro La Fenice di Venezia per cantare nel Requiem di Mozart sotto la direzione di Carlo Maria Giulini. Nello stesso anno consegue il diploma e inizia immediatamente la carriera dal prestigioso Teatro alla Scala di Milano. In occasione dell’inaugurazione della stagione lirica - il 7 dicembre 1967 - gli viene offerta la possibilità del debutto nel ruolo di Arturo nella Lucia di Lammermoor con la direzione del maestro Claudio Abbado. Insieme nel prestigioso cast ci sono Renata Scotto, Gianni Raimondi e Giangiacomo Guelfi.

Gli anni del debutto

Fresco di studi si concentra nel perfezionamento di ruoli da tenore lirico leggero.
Ancora nel 1967 al Teatro Olimpico di Vicenza canta ne Il combattimento di Tancredi e Clorinda di Monteverdi. Poi viene la volta dei teatri di Parma e Venezia dove nel 1968 interpreta Arlecchino nei Pagliacci di Ruggero Leoncavallo e Raffaele nello Stiffelio di Verdi.
Dopo diversi ruoli minori, nel 1969 è finalmente scritturato come primo tenore alla Fenice di Venezia nel ruolo di Edgardo, protagonista nella Lucia di Lammermoor, accanto a Cristina Deutekom con la direzione del maestro Antonino Votto. Nel 1970 canta nuovamente a Venezia nel ruolo di Arturo ne La straniera di Vincenzo Bellini al fianco del soprano Renata Scotto sotto la direzione di Ettore Gracis e per la regia di Mauro Bolognini.
Ma è nel 1971 che il suo talento riceve un alto riconoscimento nel Concorso Internazionale per Voci Verdiane indetto dalla RAI TV in occasione del 70º anniversario della morte di G. Verdi, in cui Beniamino Prior vince il primo premio come miglior tenore: nonostante sia in attività già da qualche anno, la vittoria in questo concorso aumenta la sua visibilità e gli apre le porte di tutti i più importanti teatri del mondo che iniziano ad ingaggiarlo e a contenderselo nei cartelloni.

La definizione dei personaggi

Dopo questa fase iniziale nella quale tempra il timbro vocale, comincia ad affrontare un nuovo repertorio e si concentra in ruoli e personaggi che diventeranno il fulcro della sua carriera da tenore lirico. Dai primi anni settanta inizia a collezionare oltre 130 recite di Pinkerton in Madama Butterfly, oltre 100 repliche della Bohème, 90 recite nel ruolo di Alfredo in La traviata, più di 90 di Edgardo in Lucia di Lammermoor; 60 sono invece le repliche di Rigoletto in vari teatri del mondo che lo vedono protagonista come Duca di Mantova.

Nel maggio del 1975 debutta al Teatro Comunale di Bologna la fortunatissima produzione del Faust di Gounod, in lingua originale, in cui Beniamino Prior interpreta il Dottor Faust: nel cast insieme a lui ci sono Mirella Freni, Ruggero Raimondi, Giorgio Zancanaro; i costumi sono di Pier Luigi Pizzi e la regia di Luca Ronconi. Lo spettacolo riscuote un enorme successo e viene replicato anche nelle stagioni 1976 e 1977.

La maturità vocale

La precisazione dei ruoli più consoni al suo timbro vocale e alle sue doti interpretative e sceniche lo porta negli anni ottanta a consolidare il proprio repertorio ma anche ad esplorare partiture nuove, non meno impegnative.
Nel 1981, infatti, debutta a Caracas al Teatro Municipal con il personaggio di Maurizio nella Adriana Lecouvreur: lo affiancano in questa produzione il soprano Gilda Cruz-Romo, il mezzosoprano Fiorenza Cossotto, il basso Ivo Vinco, sotto la direzione di Michelangelo Veltri.

Nel 1982 affronta la sua prima Tosca nei panni del pittore Mario Cavaradossi al Théatre des Arts di Rouen, con il soprano Marina Krilovici e il baritono Giuseppe Taddei, per la direzione di Paul Ethuin. Replicherà questo ruolo in Francia e in diversi teatri americani negli anni seguenti, sempre con grande successo.
Ancora nel 1982 debutta un altro ruolo verdiano: Rodolfo nella Luisa Miller. Il Grand Théâtre de Bordeaux lo vede protagonista insieme a Faye Robinson, Malcolm King e Bonaldo Giaiotti, sotto la direzione di Gianfranco Rivoli.
Nel 1983 al Grand Opéra di Avignone porta in scena con successo il personaggio di Gabriele Adorno nel Simon Boccanegra affiancato da un cast d’eccezione: il soprano Ghena Dimitrova, il baritono Renato Bruson e l’amico Bonaldo Giaiotti; la direzione è di Alain Guingal e la regia di Margarete Wallmann.
L’anno seguente (1984) si dimostra pronto per la vocalità del Don Carlo in 5 Atti : il Grand Théâtre de Bordeaux lo ingaggia per debuttare il personaggio a fianco di Mari Anne Haggender, Eva Randova, Lorenzo Saccomani e Ferruccio Furlanetto, sotto la direzione di Michel Plasson e con la regia di Jacques Karpò.
A completare il curriculum di ruoli verdiani, nel 1985 gli si presenta l’opportunità di portare in scena il personaggio di Foresto nell’Attila: l’Opéra di Marsiglia lo scrittura per questa impegnativa partitura insieme a Lynne Strow-Piccolo, John Rawnsley e José van Dam, sotto la direzione di Alessandro Siciliani.

Nel corso di tutta la carriera Beniamino Prior alterna al repertorio operistico numerose interpretazioni di Musica sacra e sinfonico-corale.
La prima esecuzione in pubblico avviene nel Requiem di Mozart alla Fenice di Venezia nel 1967, ma è la Messa da Requiem di Verdi quella che il tenore eseguirà più spesso nella sua carriera.
Nel 1972 canta la IX Sinfonia di Beethoven sotto la direzione di Lovro von Matačić e la replica a Bologna nel 1980 sotto la direzione di Yuri Ahronovich.
Nel 1979 partecipa al concerto finale per il Festival dei due mondi di Spoleto e canta la Missa “O Pulcritudo” di Menotti: in mondovisione lo affiancano il soprano Renata Baldisseri, il mezzosoprano Wilma Borelli e il basso Ferruccio Furlanetto.
A metà degli anni novanta si ritira dalle scene e inizia una intensa attività concertistica affiancandole quella di maestro di canto, seguendo la formazione di giovani interpreti della scena italiana, e rimane attivo e disponibile per la direzione artistica di eventi musicali della sua città e del suo territorio.

Dal Concerto Notte incantata ad Azzano Decimo (PN) - E lucevan le stelle -  Tosca (G. Puccini) - 18 giugno 2021

al pianforte il maestro Claudio Mattioli

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