La precisazione dei ruoli più consoni al suo timbro vocale e alle sue doti interpretative e sceniche lo porta negli anni ottanta a consolidare il proprio repertorio ma anche ad esplorare partiture nuove, non meno impegnative.
Nel 1981, infatti, debutta a Caracas al Teatro Municipal con il personaggio di Maurizio nella Adriana Lecouvreur: lo affiancano in questa produzione il soprano Gilda Cruz-Romo, il mezzosoprano Fiorenza Cossotto, il basso Ivo Vinco, sotto la direzione di Michelangelo Veltri.
Nel 1982 affronta la sua prima Tosca nei panni del pittore Mario Cavaradossi al Théatre des Arts di Rouen, con il soprano Marina Krilovici e il baritono Giuseppe Taddei, per la direzione di Paul Ethuin. Replicherà questo ruolo in Francia e in diversi teatri americani negli anni seguenti, sempre con grande successo.
Ancora nel 1982 debutta un altro ruolo verdiano: Rodolfo nella Luisa Miller. Il Grand Théâtre de Bordeaux lo vede protagonista insieme a Faye Robinson, Malcolm King e Bonaldo Giaiotti, sotto la direzione di Gianfranco Rivoli.
Nel 1983 al Grand Opéra di Avignone porta in scena con successo il personaggio di Gabriele Adorno nel Simon Boccanegra affiancato da un cast d’eccezione: il soprano Ghena Dimitrova, il baritono Renato Bruson e l’amico Bonaldo Giaiotti; la direzione è di Alain Guingal e la regia di Margarete Wallmann.
L’anno seguente (1984) si dimostra pronto per la vocalità del Don Carlo in 5 Atti : il Grand Théâtre de Bordeaux lo ingaggia per debuttare il personaggio a fianco di Mari Anne Haggender, Eva Randova, Lorenzo Saccomani e Ferruccio Furlanetto, sotto la direzione di Michel Plasson e con la regia di Jacques Karpò.
A completare il curriculum di ruoli verdiani, nel 1985 gli si presenta l’opportunità di portare in scena il personaggio di Foresto nell’Attila: l’Opéra di Marsiglia lo scrittura per questa impegnativa partitura insieme a Lynne Strow-Piccolo, John Rawnsley e José van Dam, sotto la direzione di Alessandro Siciliani.
Nel corso di tutta la carriera Beniamino Prior alterna al repertorio operistico numerose interpretazioni di Musica sacra e sinfonico-corale.
La prima esecuzione in pubblico avviene nel Requiem di Mozart alla Fenice di Venezia nel 1967, ma è la Messa da Requiem di Verdi quella che il tenore eseguirà più spesso nella sua carriera.
Nel 1972 canta la IX Sinfonia di Beethoven sotto la direzione di Lovro von Matačić e la replica a Bologna nel 1980 sotto la direzione di Yuri Ahronovich.
Nel 1979 partecipa al concerto finale per il Festival dei due mondi di Spoleto e canta la Missa “O Pulcritudo” di Menotti: in mondovisione lo affiancano il soprano Renata Baldisseri, il mezzosoprano Wilma Borelli e il basso Ferruccio Furlanetto.